Per la prima volta, il D’Azeglio partecipa all’iniziativa internazionale Astro Pi Challenge nella sua versione di livello avanzato Mission Space Lab.
Astro Pi è un progetto educativo che offre agli studenti l’opportunità di imparare a programmare e condurre indagini scientifiche nello Spazio, scrivendo il codice (in linguaggio Python), usando una applicazione online ed un kit fornito dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). I codici selezionati vengono eseguiti sui computer Astro Pi (Raspberry Pi) a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
La competizione è prevista per team di 6 persone, ma i ragazzi della quinta ginnasio dell’Ampliamento Archimede (5H) vogliono partecipare in massa per dare ognuno il suo contributo all’impresa. Il nome del team è “Arkimede”, scelta ortografica obbligata perché sono disponibili solo 8 caratteri! Il timone della missione, soprattutto per gli aspetti più tecnico-scientifici, è affidato a Federica Da Vià, mentre la maggior parte della scrittura del codice è stato fatta dal fulmine della tastiera Mattia Odoberto. In poche settimane, gli studenti devono approfondire argomenti di geometria dello spazio, di dinamica dei sistemi in orbita attorno alla Terra, di programmazione con funzioni e classi in Python!
Grazie a incontri in presenza e a distanza, riescono a collaborare come un autentico team di ricerca, applicando le competenze di coding sviluppate dalla quarta ginnasio ed esplorando nozioni di fisica che saranno trattate solo in prima e seconda liceo. Il 15 febbraio è dunque possibile inviare le 98 linee di codice all’organizzazione e il clic di invio viene premuto da tutti insieme contemporaneamente in FabLab.
I requisiti necessari per la validazione sono tanti e studenti e docenti non hanno mai fatto esperienze simili, quindi è molto probabile che ci siano problemi. Dopo una lunga attesa, oggi finalmente arriva la conferma: il codice ha ottenuto il FLIGHT STATUS, ovvero è stato validato!
Il codice scritto interamente dai ragazzi del Liceo Classico D’Azeglio quindi sarà eseguito davvero a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, su un Raspberry Pi dedicato. In qualche modo, il D’Azeglio va in orbita!
Congratulazioni ai tutti i partecipanti che hanno saputo così affiancare allo studio dell’aoristo cappatico, del congiuntivo ottativo e della peste manzoniana, anche un assaggio di fisica computazionale spaziale.
Ultimo aggiornamento: 4 Novembre 2024